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Il discorso di Giovanni Venticinque sull'Unità

n°731 del 17/03/2011

Cari concittadini, autorità civili, militari, e religiose,
un saluto a tutti quanti voi.


Scicli, nel suo piccolo, 150 anni fa, ha vissuto un momento importante nella storia di questa Nazione.


Il 150° anniversario dell'Unità d'Italia dà occasione a questa Amministrazione di mettere in atto il progetto di valorizzazione dei documenti del nostro Archivio storico.


Oggi più che mai, infatti, siamo convinti che è necessario salvare dall'incuria queste testimonianze del nostro passato, perché nessuno possa depauperare e defraudare della loro identità e della memoria le generazioni future.


Rivivere, attraverso i documenti della mostra, che ci onoriamo di offrire ai nostri concittadini, la concitazione dei momenti di tensione e di esaltazione, vissuta da uomini della nostra città;


Conoscere, dalle Deliberazioni di allora, le scelte che, nel bene e nel male, quella classe dirigente ha fatto;


Leggere, in un frenetico susseguirsi, le notizie sui bollettini di guerra che si intrecciano con l'arrivo di avvisi, ordinanze e decreti-legge, per dare uniformità all' "Italia una" che stava nascendo;


Vedere i volti, sulle fotografie messe a disposizione dalle famiglie, di nostri concittadini che parteciparono a quegli eventi;


Riconoscere nei nomi citati in documenti ed in brevetti commemorativi quelli di antenati nostri o di amici e conoscenti;


Tutto questo potrà costituire per noi e sopratutto, speriamo, per i giovani sciclitani, l'occasione per appropriarsi della conoscenza delle nostre radici e della nostra cultura;ma sarà anche l'occasione per acquisire la consapevolezza del nostro contributo di Sciclitani agli eventi che stiamo celebrando, appunto, per ricordare.


Sarà, insomma, un'interessante lezione di storia.


Voglio ringraziare quanti, con dedizione ed entusiasmo, hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra, che pur nel suo piccolo, è altamente rappresentativa.


Un ringraziamento particolare alla professoressa Cosetta Portelli, e al Fai di Scicli, nella figura della professoressa Rosalba Bellassai Vindigni, e a tutti quelle persone che volontariamente hanno contribuito alla riuscita di questa bella e commovente iniziativa.


Un Grazie, infine anche ai cittadini che hanno messo a disposizione documenti e cimeli storici di grande pregio storico.


E' così, con questa mostra che l'Amministrazione vuole onorare tutti gli uomini, intellettuali e politici, borghesi e popolani che, dopo secoli di lotte ed aspirazioni all'unità, ci hanno consegnato centocinquanta anni fa, anche con il sacrificio della propria vita, l'identità di Popolo Italiano.

 
 
 

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa
Savà Giuseppe
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Scicli
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