Dichiarazione del Sindaco di Scicli Giovanni Venticinque

Resto qui in Prefettura sino a quando non mi daranno ogni tipo di risposta necessaria a soddisfare quello che è oggi l'unico mio pensiero: garantire la sicurezza di chi vuole andare al mare sulle spiagge del litorale della mia città.
Non sono più disposto ad accettare deroghe o altre riflessioni. E' arrivato il momento di agire.
Ad ogni attore interessato a questa vicenda, dal collega Sindaco di Modica, alle forze dell'ordine, a quanti hanno competenza per territorio, a S.E. il Prefetto (che colgo l'occasione per ringraziare per il grande rispetto e l'altrettanta grande sensibilità che sta dimostrando nei confronti della mia azione), al Signor Questore, al Colonnello dell'Arma dei Carabinieri, al Comandante della Guardia di Finanza e quanti si sono adoperati, chiedo di essere parte attiva e fattiva perché questa storia abbia fine. Io, con i mezzi che dispone il mio comune, non riesco più a fare fronte in modo compiuto ed esaustivo al problema. Sono disponibile a qualunque sforzo e di qualunque genere, ma chiedo che il problema sia di tutti quanti e non solo del sottoscritto e della Città di Scicli.
Sono nelle stanze del Palazzo di Governo con la fascia tricolore a significare l'alto senso istituzionale che sto dando a questa mia iniziativa, che non vuole essere un atto d'accusa verso alcuno ma più semplicemente l'estrema ratio di fronte ad una vicenda che si è incancrenita e che non accenna a finire. Di fronte a questo stato di cose, non resta che agire in modo chiaro e senza ripensamenti, cioè proseguire rimanendo in queste stanze, sino a quando dal tavolo non ci si alzerà con una proposta concreta, unitaria e fattibile.
Nessuno è autorizzato ad assumere atteggiamenti "pilateschi" di fronte a questa emergenza.
Da solo, come primo cittadino di Scicli, ormai posso fare poco o nulla per mancanza di risorse e di mezzi.