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Il piano di riequilibrio pruriennale va in consiglio

N°1407 dell'08/02/2013

La giunta Susino ha approvato il piano di riequlibrio pluriennale, che andrà in consiglio domani, sabato, alle 17, per l'approvazione.
Questa la relazione dell'assessore al bilancio Pino Adamo.


Le criticità del Bilancio Comunale e le prescrizioni della Corte dei Conti
In data 16 Novembre 2012, la Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana ha trasmesso al Comune di Scicli la deliberazione n. 350/2012/PRSP adottata nell'adunanza del 24 ottobre 2012, convocata in merito al Rendiconto 2010. Con tale delibera la Corte dei Conti ha attivato la procedura prevista dall'art. 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, assegnando al Comune di Scicli 30 giorni di tempo per l'adozione delle misure correttive richieste.
L'Amministrazione Comunale con deliberazione di G.C. n. 147 del 13/12/2012 e il C.C. con deliberazione n. 92 del 14/12/2012 ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, quale prevista e disciplinata dall'art. 243 bis, comma 1 del D.Lgs. 267/2000, introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 come convertito con modifiche nella Legge 07/12/2012, n. 213.
La delibera della Corte dei Conti individua puntualmente le criticità che il Comune di Scicli è tenuto a superare:
l'adozione del Piano pluriennale di riequilibrio finanziario può considerarsi un'opportunità offerta al Comune per superare tali criticità.
I temi segnalati dalla Corte dei Conti sono:
la sussistenza della condizione di deficitarietà strutturale;
l'utilizzazione di entrate a carattere straordinario per spese che non hanno il medesimo carattere;
difficoltà nella riscossione delle entrate extratributarie e conseguente formazione di ingenti residui attivi;
il reiterato e consistente ricorso ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate, manifestazione di una grave e strutturale carenza di liquidità;
la presenza di consistenti debiti fuori bilancio generati da obbligazioni assunte sulla base di contratti per forniture periodiche preesistenti, per le quali è mancata nei rispettivi bilanci la disponibilità sugli stanziamenti e, conseguentemente, l'impegno di spesa.
l'impropria previsione in bilancio di entrate correnti che non traducendosi in accertamenti determinano saldi di parte corrente negativi;
indebito utilizzo delle partite di giro;
elevata incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente;
la mancata predisposizione del rapporto relativo all'analisi e revisione delle procedure di spesa previste dall'art. 9, D.L. 78/2009 convertito in L. 102/2009 in materia di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni;
l'allungamento della durata temporale dei mutui in essere con la Cassa depositi e prestiti a seguito di rinegoziazione;
il mancato aggiornamento dell'inventario.
Alla luce di queste criticità la Corte dei Conti ha raccomandato all'Ente "di procedere, tra l'altro, ad una puntuale ed aggiornata ricognizione della situazione debitoria e delle procedure esecutivi attualmente pendenti, da trasmettere entro 30 giorni, alla Sezione, accompagnata da una relazione circa le misure ex artt. 193 e 194 adottate per la copertura dei debiti fuori bilancio; nonchè di procedere alla ricognizione e certificazione dello stato dei servizi indispensabili ai sensi del D.M. 28 maggio 1993."


Le premesse: i dati del debito
Revisione straordinaria dei residui attivi e passivi
Con note Prot. n. 292 del 23/11/2012 e Prot. n. 318 del 20/12/2012 del Segretario Comunale è stato richiesto a tutti i Capi Settore di procedere alla revisione straordinaria dei Residui attivi e passivi. In seguito alle comunicazioni dei Capi Settore stessi, risultano insussistenti residui attivi per un ammontare complessivo di €. 11.056.244,87 mentre i residui passivi insussistenti e pertanto eliminabili ammontano ad €. 7.956.288,35.
Atteso che il Conto Consuntivo 2011 approvato con deliberazione del C.C. n. 51 del 30/07/2012 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di €. 4.595.829,45, si presume che il conto consuntivo 2012, in seguito alla cancellazione dei residui attivi e passivi, comunque dovrebbe chiudersi con un avanzo di Amministrazione, almeno per quanto riguarda la gestione dei residui.



I debiti fuori bilancio
Nell'ultimo quinquennio il Comune di Scicli non si è avvalso della facoltà di cui all'art. 194 del TUEL per il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Con deliberazione n. 157 del 17/05/2012 il Commissario Straordinario ha provveduto ad una prima ricognizione dei debiti fuori bilancio per un ammontare complessivo di €. 8.674.409,79. Con nota Prot. n. 291 del 22/11/2012 il Segretario Comunale ha richiesto ai Capi Settore di relazionare su ogni eventuale debito emesso fino alla data odierna.
 
 

 

 
 
 

Per ulteriori informazioni:
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