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Due milioni 300 mila euro di tagli, ma il Welfare non è stato toccato

N°1366 del 30/11/2012

 Il predissesto non poteva essere adottato, perchè la legge non lo consente.
La giunta di Scicli e la maggioranza consiliare hanno seguito l'unica strada percorribile.
E' la posizione di chi è al governo della città dopo l'approvazione del bilancio di previsione, avvenuta nel consiglio del 28 novembre.
Il Decreto Legge 174 del 2012 prescrive infatti: "....La predetta procedura (il predissesto, ndr) non può essere iniziata qualora la sezione regionale della Corte dei Conti abbia già provveduto, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, ad assegnare un termine per l'adozione delle misure correttive previste dall'articolo 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266".
Non c'era perciò altra strada che ottemperare alle richieste della Corte dei Conti.
Il bilancio 2012, approvato dalla maggioranza consiliare, si basa su una politica di tagli e di risparmio della spesa pubblica. In totale sono stati tagliati 2 mln 300 mila euro su 23 milioni di spesa corrente, ovvero il 10%.
E' stata salvaguardata la spesa essenziale ed incomprimibile, ovvero il costo del personale, e i servizi sociali.
Il Centro diurno minori in difficoltà ha subito una riduzione di soli 24 mila euro, in quanto ininfluenti, su un totale di 88.800,00 euro. Il Centro diurno sarà comunque finanziato nel nuovo bilancio 2013.
Il consiglio ha tagliato inoltre 450 mila euro nel servizio di gestione dei rifiuti.
Sono state inoltre tagliate tutte le risorse non impegnate.
I 2 mln e 300 di risparmio sono stati appostati nel Fondo Svalutazione Crediti, istituito da una recente norma statale, a salvaguardia degli equilibri di bilancio, fondo pari al 25% dei residui attivi anteriori al 2006. Tali somme non potranno in alcun modo essere spese, e costituiscono la garanzia per il pagamento di debiti pregressi.
La maggioranza ha ottemperato all'indicazione dei giudici contabili di avviare procedure di pagamento dei debiti fuori bilancio, in particolare i dispositivi delle sentenze che obbligavano l'ente a risarcire le ditte che hanno subito espropri per edilizia residenziale pubblica. Si tratta di azioni amministrative degli scorsi decenni.
La maggioranza, grazie agli emendamenti proposti e approvati in consiglio, ha mirato allo scioglimento della riserva contenuta nel parere positivo del collegio dei revisori contabili sullo strumento finanziario, intraprendendo con determinazione la strada del risanamento.
Gran parte delle raccomandazioni dei revisori contabili erano appuntate sull'aspetto organizzativo e gestionale dei centri di costo e ricavi. Tali prescrizioni saranno osservate con scrupolo dall'amministrazione comunale, così come annunciato dal sindaco Susino in consiglio.


 
 
 

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