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Il master post laurea Garrone sceglie Scicli come caso di scuola

N°1356 del 15/11/2012

 In pochi lo sanno ma il nome Erg sta per Edoardo Raffinerie Garrone.
E in memoria del fondatore del più grande gruppo energetico privato italiano è nata la Fondazione Edoardo Garrone, che anche quest'anno ha finanziato il Corso di Perfezionamento Universitario Post Laurea intitolato "Strategie di valorizzazione economica delle risorse turistiche culturali del Mediterraneo", in collaborazione con l'Università degli Studi di Genova, e l'Università di Catania.
Una lezione del master si è tenuta a Scicli, diventata ormai caso di studi nel Sudest.
Venticinque studenti (provengono da tutte le regioni italiane, una è addirittura cinese, selezionati fra 300 candidati al Master) hanno studiato il modello di sviluppo culturale della città.
I corsisti hanno visitato la stanza del Commissario Montalbano e il quartiere rupestre di Chiafura, ponendosi il tema della messa in rete di beni culturali stratificati: le chiese e i monumenti della ricostruzione tardo barocca successiva al terremoto del 1693, il quartiere trogloditico abitato fino agli anni sessanta (Chiafura), i luoghi di Montalbano, la tutela di un sito Unesco (la via Mormina Penna e palazzo Beneventano).
Seguiti dalla professoressa Melania Nucifora, dalla coordinatrice Graziella Nicita, e dall'arch. Ignazio Lutri, i corsisti hanno ipotizzato strumenti di messa a reddito dei beni culturali sciclitani attraverso modalità di osmosi dell'interesse del turista che viene per visitare i luoghi della fiction e scopre poi Chiafura, o viceversa.
"La stratificazione culturale di Scicli è così intensa -ha detto nel corso della lezione la professoressa Nucifora- che rappresenta un caso di studio controverso e interessantissimo, dato che la città è un concentrato di esperienze difficilmente ripetibile in Sicilia".
Molte le domande degli studenti sul Piano di gestione del sito Unesco, che tarda a partire, e che è in attesa dei finanziamenti europei, ora che i distretti culturali sono diventati anche distretti turistici, destinatari perciò di specifiche risorse.
"Ci interessa mostrare la complessità di questo territorio -ha spiegato la professoressa Nucifora-. Per chi valorizza il patrimonio culturale è importante mostrare i beni culturali nel loro valore relazionale, nel rapporto con il territorio, lungo l'arco diacronico della storia".


 
 
 

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