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Open Source al Comune di Scicli, la replica puntuale

n°679 del 18/02/2011

 Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Scicli è stat destinataria di un documento, a firma della Fabbrica di Nichi, in cui si adombravano presunte diseconomie nella gestione dei software al Comun e di Scicli.
In particolare veniva suggerito il ricoro ai softare liberi, open souce, al fine di far risparmiare l'ente pubblico.
Pubblichiamo la puntuale, precisa, analitica e informata relazione del Centro Elaborazione dati del comune, che sgombera così il campo da equivoci e illazioni.


"Con riferimento alla lettera aperta inviata dall'associazione Fabbrica di Nichi di Scicli agli amministratori del Comune di Scicli e a diversi organi di informazione si relaziona quanto segue.


Si precisa che con il termine Sistema ci si riferisce al Sistema Informatico centrale del Comune di Scicli gestito dal Servizio CED (SICS). Questo si rende necessario per distinguere il SICS, a cui si riferiscono le informazioni di seguito riportate, da altre strutture informatiche presenti all'interno del Comune di Scicli e non ancora collegate al sistema centrale.


Con la determina n. 83 del 01/09/2010 è stata impegnata la somma di € 800,00 presuntivamente occorrente per il rinnovo delle licenze del software antivirus Trend Micro Worry-Free Business Security per la durata di un anno. Con questa soluzione antivirus, adottata dal Comune di Scicli dal 2004, viene protetto l'intero Sistema (tutte le postazioni di lavoro e gli attuali quattro server operanti con sistemi operativi Microsoft Windows). Ricordiamo che l'impiego di un software antivirus costantemente aggiornato è necessario in ogni struttura informatica ove vengono trattati dati personali (Decreto legislativo 30/06/2003, n. 196 - Codice in materia di protezione di dati personali).


Il software Trend Micro WFBS, come si può facilmente rilevare visitando il sito del produttore, è rivolto a una utenza aziendale. Attraverso la sua interfaccia di gestione, accessibile all'amministratore del sistema da qualsiasi punto della rete informatica attraverso un normale browser web, è possibile: eseguire la installazione o la disinstallazione da remoto del software sui client; avere un controllo completo e dettagliato dello stato del Sistema per quanto attiene alle minacce informatiche; definire le modalità di aggiornamento del software e di esecuzione delle scansioni per gruppi di computer e/o per singolo pc; configurare azioni da intraprendere e alert da inviare agli amministratori del sistema a seguito del verificarsi di specifici eventi su gruppi di computer e/o singoli pc.


Queste caratteristiche, presenti anche in altre soluzioni commerciali rivolte all'utenza aziendale, non sembra abbiano riscontro nei software attualmente esistenti in ambito free. In particolare la soluzione suggerita nella lettera (il software ClamAV e la sua versione per ambiente Microsoft Windows ClamWin) sembra più indicata per la protezione di singole installazioni desktop o server, senza offrire quei meccanismi di gestione centralizzata indispensabili in strutture informatiche di certe dimensioni (come lo è il SICS). In altre parole, per quanto ci è dato sapere, non esiste al momento nell'ambiente del software libero una soluzione che abbia caratteristiche di gestibilità e affidabilità paragonabili alle soluzioni commerciali rivolte all'utenza aziendale.


Passiamo all'acquisto di Windows 7. Con la determina n. 73 del 09/07/2010 è stata impegnata la somma di € 400,00 presuntivamente occorrente per l'acquisto di una licenza del sistema operativo desktop Microsoft Windows 7 Professional e relativo supporto DVD. L'acquisto di questo tipo di licenza si è reso necessario per regolarizzare l'utilizzo di una macchina virtuale, già operante all'interno della piattaforma di virtualizzazione del nostro Sistema, che esegue diverse applicazioni indispensabili per la macchina amministrativa comunale (i test di compatibilità delle applicazioni gestionali usate all'interno dell'Ente con l'ultimo ambiente operativo desktop di Microsoft, a cui fa riferimento la lettera, sono stati a suo tempo condotti e superati utilizzando la versione release candidate di Windows 7).


La macchina virtuale a cui ci si riferisce ospita attualmente le seguenti procedure utilizzate, via desktop remoto, da diversi utenti distribuiti nelle varie strutture organizzative dell'Ente collegate al Sistema (si riportano denominazione e produttore): Emolumenti Amministratori (Sikuel srl), Modello 770 (Sikuel srl), Entratel (Agenzia delle Entrate), F24 Enti Pubblici (Agenzia delle Entrate), Fisconline-IRAP (Agenzia delle Entrate), Fisconline-IVA (Agenzia delle Entrate), Pensioni S7 (INPDAP), DASM.NET (INPGI).
Tutti i software citati girano solo su sistemi operativi Microsoft Windows, tranne qualcuno che, solo da poco, sta muovendo i primi passi in ambiente Linux. In particolare l'impiego dei software Entratel, F24EP, Fisconline-IRAP, Fisconline-IVA, Pensioni S7 è obbligatoriamente richiesto dai vari Enti verso i quali il Comune di Scicli è tenuto all'invio telematico di dati.


L'impiego di questa macchina virtuale (con sistema operativo Microsoft Windows ma che - come meglio spiegato più avanti - gira all'interno di una piattaforma di virtualizzazione realizzata interamente con software libero) ha comportato notevoli vantaggi in termini di sicurezza e flessibilità:
le applicazioni installate, prima distribuite tra diversi personal computer, sono ora accessibili attraverso il desktop remoto da qualsiasi punto del Sistema;
il backup dei dati e dell'intera macchina virtuale avviene ora in maniera completamente automatizzata, senza l'intervento degli utenti dei vari software che possono concentrarsi meglio sul loro lavoro;
l'aggiornamento delle applicazioni è più semplice in quanto basta eseguire l'operazione solo sulla macchina virtuale affinchè questo sia disponibile per tutti gli utenti che utilizzano quel software.


Chiariti i perchè delle scelte adottate relativamente al software antivirus e al sistema operativo Microsoft Windows 7 Professional veniamo a parlare dell'uso che si sta facendo del software libero all'interno del Comune di Scicli e delle prospettive di utilizzo.


Software liberi utilizzati da diverso tempo nel Sistema sono: il software di controllo remoto UltraVNC (usato dal personale IT per attività di manutenzione delle postazioni di lavoro e assistenza agli utenti), il software per la generazione di documenti in formato PDF PDFCreator, il software di compressione ZipGenius, il software per l'esecuzione di macchine virtuali VMware Player.


I progetti più importanti che si stanno portando avanti dal 2008, relativamente all'utilizzo del software libero, riguardano la realizzazione di una piattaforma di virtualizzazione e la progressiva sostituzione del software di produttività Microsoft Office con la suite OpenOffice.


La piattaforma di virtualizzazione disponibile nel nostro Sistema è stata realizzata utilizzando interamente software libero: la distribuzione Linux CentOS e il software di virtualizzazione VMware Server (per ambiente Linux). Questa piattaforma, ad oggi, ha permesso di virtualizzare uno dei server del Sistema (s.o. Microsoft Windows Server 2003) e la macchina virtuale di cui si è precedentemente parlato; offre inoltre al personale IT la possibilità di disporre di un ambiente in cui eseguire test sui software nuovi e/o da aggiornare utilizzati nel Sistema.


Per quanto riguarda OpenOffice (è in uso la versione 3.2.1) si prevede entro il 2011 di portare la percentuale di potenziale utilizzo della suite dall'attuale 60% a circa il 90% delle postazioni del Sistema (con un risparmio finale stimabile in circa € 15.000,00). Un importante vantaggio derivante dall'impiego di OpenOffice consiste nel disporre in tutte le postazioni del Sistema della stessa versione del software (in luogo delle tante versioni della suite Microsoft Office in versione OEM dovute all'acquisto in tempi diversi dei personal computer). E' chiaro che per particolari esigenze si procederà comunque all'acquisto di licenze del software di produttività di Microsoft.


L'utilizzo del software libero è un argomento che meriterebbe ulteriori approfondimenti, non possibili in questa sede. Tuttavia alcune cose vanno dette e, al riguardo, si ritiene opportuno riportare alcuni passi, pienamente condivisi, di quanto scritto da un anonimo commentatore in un noto sito d'informazione locale, nell'ambito del dibattito scaturito dalla lettera della Fabbrica di Nichi: "Il problema di fondo è sottovalutare tutti i costi nascosti di una migrazione verso sistemi open source. Chi non si è mai occupato di sistemi informativi nelle PA o in azienda pensa che open source significhi che tutto è gratis: non è affatto così. ... La formazione dei dipendenti parimenti non è da sottovalutare nel caso di cambiamento di sistema operativo e suite di office automation nel caso dei semplici impiegati amministrativi ... Poi ci sono problemi di migrazione dei vecchi sistemi informativi (legacy system) che riguardano sia hw e sw, e che sono sconosciuti ai non addetti ai lavori!".


La totalità dei software gestionali utilizzati dal Comune di Scicli, come d'altra parte la quasi totalità dei gestionali in commercio per la pubblica amministrazione locale, girano esclusivamente in ambiente Microsoft Windows. Le interfacce di questi software (all'interno del nostro Sistema al momento contiamo oltre 30 applicativi diversi) sono ormai familiari agli utenti: una eventuale loro sostituzione con altri software (gratuiti o a pagamento) comporterebbe considerevoli costi per la migrazione dei dati e per la formazione del personale all'uso delle nuove interfacce.
Inoltre va sottolineato che spesso è proprio la pubblica amministrazione centrale e gli altri enti, verso cui il Comune è tenuto a inviare telematicamente i propri dati, a imporre l'utilizzo di software che girano esclusivamente in ambiente Microsoft Windows. Da qui la sostanziale necessità di utilizzare sistemi operativi Microsoft.


Negli anni trascorsi il Comune di Scicli ha effettuato consistenti investimenti per la formazione del personale addetto alla gestione del Sistema in ambienti di rete Microsoft Windows (una cosa è gestire il pc di casa con Windows o con Linux, altra cosa è gestire una rete di personal computer collegati a diversi server). Una eventuale migrazione a Linux richiederebbe ulteriori spese in formazione del personale; basti pensare che l'attuale introduzione, pur parziale, delle soluzioni free sopra descritte non è stata indolore ma ha comportato un ulteriore impegno del personale IT per acquisire, in autoformazione, le competenze necessarie a gestire i nuovi software.


In conclusione, nell'apprezzare la disponibilità manifestata circa la possibilità di eseguire uno studio di fattibilità per una ulteriore estensione dell'utilizzo del software libero, si invitano i soggetti interessati a prendere contatti con il Centro Elaborazione Dati per rendersi meglio conto della realtà informatica dell'Ente e avanzare, ove possibile, proposte e soluzioni concrete miranti alla riduzione dei costi di gestione della infrastruttura IT mantenendo però gli attuali livelli di gestibilità e sicurezza.


 
 
 

Per ulteriori informazioni:
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