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L'artista di fama internazionale Giuliano Macca a Scicli per la prima committenza istituzionale

N°3866 del 25/07/2023

Arriva la prima committenza istituzionale per l'artista italiano Giuliano Macca.
Commissione che avrà luogo nella sua eclettica terra natia: la Sicilia. É stata la società Novecento, dopo aver vinto il bando per l'affidamento del Cineteatro Italia di Scicli, ad aver affidato all'ormai internazionale Macca il compito di reinterpretarne la hall.
Questo storico edificio, polo culturale inaugurato nel 1948, è stato e rimane simbolo di una provincia che ha deciso di aprirsi al mondo proiettando, sin dal suo esordio, grandi pellicole nazionali ed internazionali.
Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è stato il sostegno di Gowen Contemporary, galleria di Giuliano con sede a Ginevra: la galleria ha deciso di finanziare l'intervento dell'artista nella sua Sicilia permettendogli inoltre di concedersi del tempo atto alla realizzazione di questa prestigiosa commissione.
Nel 2024 si terrà infatti la prima personale internazionale di Giuliano Macca; significativo traguardo frutto di un rapporto di stima e fiducia instauratosi tra l'artista e la sua gallerista Laura Gowen.
Quello di Macca con la galleria è un legame di scambio e cooperazione con un giovane passato di successi: dal 2021 ad oggi Giuliano ha preso parte a due importanti mostre collettive (Escape Line II, 2021, Revival I-XVIIIe siècle, 2023) ed ha inoltre partecipato ad Artgenève nel Gennaio 2023.
L'artista interverrà sulle pareti della hall di Teatro Italia con un disegno di grandi dimensioni (il più grande mai realizzato da quest'ultimo) che abbraccerà un mix di visioni contemporanee e citazioni dal passato.
Protagoniste d'eccezione saranno le Muse, olimpiche protettrici delle arti e figlie della Memoria, che ben si collocano in questo scenario creativo.La tecnica scelta da Macca è quella della grafite e del carbone, materiali simbolo di un processo di trasformazione (organica) che l'artista volutamente spesso ricorda nella sua tecnica artistica.
"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma".
Come uno storico teatro siciliano che viene preso in gestione da un gruppo di giovani volenterosi che decidono di omaggiarlo di nuova vita.I lavori di rinnovo inizieranno i primi giorni del mese di agosto e parallelamente Macca debutterà in questa grande impresa che si pone come scopo ultimo quello di imprimere sulle pareti del teatro un nuovo racconto che vada ad impreziosire il territorio, tra i più celebri melting pot della storia dell'umanità.In questo intervento non invasivo verranno privilegiate le linee, il vigore del disegno ed il contrasto del bianco e nero.
A riempire di colori la sala ci penseranno poi spettacoli e spettatori.
Tanti grandi artisti nel corso dei secoli si sono cimentati in imprese di decoro e/o restauro di edifici pubblici come chiese, municipi, teatri; più in generale luoghi di culto e di cultura.
Esempi più recenti, appartenuti alla prima metà del secolo scorso, che sembrano aver influenzato particolarmente Macca sono quelli di Matisse e il suo delicato intervento nella Chapelle du Saint- Marie du Rosaire, raffinato capolavoro, e quello della scenografia di Parade ad opera di Picasso, meraviglioso e vivace fondale realizzato dall'artista per il balletto francese.
Come in una fantasticheria, Macca ama pensare di ricalcare le orme di celebri maestri, affascinato e ispirato da secoli di incredibili imprese artistiche che hanno impreziosito la sfera pubblica. Non possiamo che aspettare di varcare la soglia di Cinema-Teatro Italia per farci sorprendere dalla meraviglia.  
 
L'augurio di buon lavoro del sindaco di Scicli
Il sindaco di Scicli Mario Marino ha voluto incontrare ieri Giuliano Macca per ringraziarlo della sua prestigiosa presenza a Scicli e augurargli buon lavoro.
Giuliano Macca gli ha illustrato, insieme al gestore del Cinema Italia, Michele Avveduto, l'intervento che realizzerà nella hall, mostrando i bozzetti e i lavori preparatori.
"Scicli -ha dichiarato il primo cittadino- si conferma luogo di grande energia e la presenza di Giuliano Macca è nell'alveo di una tradizione artistica che ha reso Scicli famosa nel mondo.Nel corso degli ultimi anni questa città è diventata buen retiro di artisti di fama mondiale che qui hanno trovato spunti, emozioni, clima culturale in grado di favorire l'espressione artistica, in molte declinazioni".
Che il luogo di lavoro di Macca sia poi il Cine Teatro Italia è un ulteriore elemento incrocio culturale, sicuramente foriero di stimoli e suggestioni.   

Giuliano Macca, biografia
 
Giuliano Macca nasce a Noto nel 1988 e vive a Modica i primi diciotto anni della sua vita. Intraprende i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma dove consegue la laurea in decorazione.
Il suo approccio alle arti visive avviene inizialmente attraverso il mondo dei graffiti. Nel 2016, la sua performance artistica Ti aspetto su altri pianeti viene presentata al MAAM (Museo dell'Altro e dell'Altrove) di Roma. Nel settembre 2018 inaugura la sua prima personale presso la Mirabilia Art Gallery di Roma.
Nel 2019 Macca tiene la sua mostra personale Cuori di cristallo presso la rvb arts (Roma). Nell'ottobre dello stesso anno partecipa alla collettiva Dissolvenze al Museo Diocesano di Padova. Nel settembre 2020 inaugura la mostra La solitudine degli angeli a cura di Vittorio Sgarbi presso Etra Studio Tommasi di Firenze, Nel dicembre dello stesso anno, durante il periodo di difficoltà legato alla pandemia Covid-19, è la volta della visionaria istallazione a Castiglion Fiorentino, L'Abbraccio, che rappresenta un passionale abbraccio stampato su carta calpestabile che copre una superficie di 1200 mq ai piedi della rinascimentale Torre del Cassero.
Nel novembre 2021 presenta l'opera EFESTO (un'installazione di 5 metri realizzata con acquerello e penna BIC su carta e diviso poi in 79 parti centrali e 120 totali) presso la Gowen Contemporary di Ginevra, durante la mostra "ESCAPE LINE II"Dal 2022 è rappresentato unicamente dalla Gowen Contemporary.
Nel gennaio 2023 partecipa ad Artgenève, with Gowen, Geneva, CH Geneva con l'opera "Selene e Endimione" divisa in 25 parti.
Nel Gennaio dello stesso anno farà parte dell'importante mostra collettiva "Revival I - XVIIIe siècle, Gowen, Geneva, CH Geneva.

Di lui ha scritto Ferzan Özpetek.Attualmente vive e lavora ad Amsterdam.  

 
 
 

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