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A Scicli un progetto d'avanguardia nel riuso si acque reflue a fini irrigui

N°3630 del 29/07/2022

Un progetto d'avanguardia, transfrontaliero, nel riuso delle acque reflue depurate per l'irrigazione in agricoltura. Il suo nome è Tresor e vede protagonista l'amministrazione retta dal sindaco Mario Marino.
Nascerà in contrada Piano Conte, a valle di Scicli, un impianto di trattamento terziario delle acque reflue (eliminazione di fosforo, pesticidi, metalli, detergenti, ecc.), che prevede  il loro utilizzo per l'irrigazione dei campi e l'uso dei fanghi residui come fertilizzante. 

La visita istituzionale
Giovedì 28 luglio 2022 si è tenuta a Scicli una riunione dei partner del progetto Tresor, che nell'ambito delle azioni per un'agricoltura sostenibile e il risparmio delle risorse idriche intende promuovere e mettere a punto sistemi di fitodepurazione per il riuso di acque reflue per l'irrigazione di diverse tipologie di prodotti agricoli in un campo sperimentale da realizzare presso l'area dell'impianto di depurazione di contrada Piano Conte, tra Donnalucata e Cava d'Aliga. 
Il progetto Tresor - Traitement des eaux usées et des boues résiduaires par filtres plantés et usage agricole durable- è finanziato dal programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020 e vede impegnata una partnership che coinvolge sia partner istituzionali che scientifici. 

La riunione ha visto la presenza di illustri rappresentanti di Enti di ricerca provenienti dalla Tunisia: la dott.ssa Olfa Mahjoub (responsabile di progetto per l'Institut National de Recherche en Génie Rural, Eaux et Forêts - INRGREF); il prof. Zouhaier Nasr (direttore generale dell'INRGREF); il sig. Haider Ben Hassen (Groupement de Développement Agricole Sidi Amor); il prof. Mondher Ben Salem (direttore generale del National Institute of Agricultural Research of Tunisia - INRAT); il dott. Hatem Zgallai (National Institute of Agricultural Research of Tunisia - INRAT); il dott. Zouhair Rached (National Institute of Agricultural Research of Tunisia - INRAT).
Oltre ai partner tunisini, la delegazione era composta dai rappresentanti del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università di Catania, nelle persone del prof. Luigi Cirelli, coordinatore di progetto per il Dipartimento, e dalla dott.ssa Feliciana Licciardello, e il prof. Michele Agnello in rappresentanza dell'Istituto Tecnico Agrario Giovanni Sgarlata di Scicli.

Il progetto prevede anche la realizzazione di seminari di formazione rivolti a tecnici, studenti e periti con il coordinamento del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente, l'Assessorato Regionale Agricoltura e la preziosa collaborazione dell'Istituto Tecnico Agrario di Scicli.I partner sono stati accolti dal Sindaco Mario Marino e dagli assessori Cettina Portelli e Ignazio Mariano Pagano, per una visita istituzionale.

Quindi si è svolta una riunione tecnica per fare il punto sulle attività del progetto. Successivamente, il gruppo ha visitato l'impianto di depurazione di contrada Piano Conte. 
Nel pomeriggio i partecipanti hanno effettuato una visita presso la serra pilota del progetto Intesa - (Innovazione nelle Tecnologie a sostegno dello sviluppo Sostenibile dell'Agro-Industria), presso l'azienda Moncada OP a Ispica. Anche il progetto Intesa è finanziato nell'ambito del programma Italia-Tunisia e vede coinvolto il Comune di Scicli come partner associato. 

Scheda Progetto Tresor
(Traitement des Eaux usées et des boues résiduaires par filtres plantés et usage agricole durable)Trattamento delle acque reflue e dei fanghi di depurazione mediante filtri impiantati e uso agricolo sostenibile

Finanziato nell'ambito del Programma ENI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020
Obiettivo tematico 3: Tutela ambientale e adattamento ai cambiamenti climaticiPriorità 3.2:  Conservazione e uso sostenibile delle risorse naturali
Obiettivo del progetto Tresor (Traitement des Eaux usées et des boues résiduaires par filtres plantés et usage agricole durable), finanziato nell'ambito del Programma ENI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020:
Promuovere e sviluppare sistemi di trattamento naturali a basso costo per una gestione sostenibile delle acque reflue e dei fanghi, minimizzando i rischi connessi al loro impiego agricolo nelle zone periferiche delle aree costiere mediterranee. 
Il partenariato coinvolto nel progetto è costituito da:
*        Institut National de Recherche en Génie Rural, Eaux et Forêts - Inrgrf (Tunisia),
*        Università di Catania - Facoltà di Agraria - Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente (Unict-Di3a, Italia),
*        Comune di Scicli
*        Assessorato Regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea - Assagri (Palermo, Italia),
*        Centre de Recherches et des Technologies des Eaux -Certe (Tunisia);
*        Institut National de la Recherche Agronomique de Tunisie - Inrat (Tunisia). 

Il contesto
Nella regione Mediterranea la degradazione delle risorse idriche, sia in termini di quantità che di qualità, rende sempre più urgente il ricorso a risorse non convenzionali, come le acque reflue.
Il progetto promuove l'utilizzo di trattamenti naturali e a basso costo, come la fitodepurazione, che, inseriti in approcci integrati, valorizzano i nessi acqua-energia-agricoltura e i principi dell'economia circolare, garantendo alti livelli di sostenibilità ambientale ed economica.
Il progetto ha come obiettivo l'introduzione e la valutazione di sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue e dei fanghi e loro riuso sostenibile in agricoltura.Mira a istituire un sistema di trattamento terziario delle acque reflue (eliminazione di fosforo, pesticidi, metalli, detergenti, ecc.) e il suo utilizzo per l'irrigazione e i fanghi residui per ridurne il volume e garantirne il recupero in usandoli come fertilizzante.Il progetto risponde all'esigenza di sviluppare risorse idriche alternative per la conservazione e lo sviluppo delle aree agricole e offre:
1.      sperimentazione e dimostrazione su impianto pilota, formazione e trasferimento tecnologico
2.      istituzione di un protocollo di monitoraggio per acque reflue e fanghi residui
3.      valutazione della qualità delle acque e dei fanghi;
4.      studio dell'impatto del riutilizzo in termini agronomici, energetici e ambientali;
5.      l'istituzione di un manuale di addestramento tecnico. 
Sarà realizzato nell'area dell'impianto di depurazione cittadino di contrada Piano Conte, un impianto pilota di fitodepurazione terziario delle acque reflue depurate ed il successivo riutilizzo in agricoltura in un campo sperimentale di coltivazione di specie agricole non arboree in situ.
Il progetto Tresor prevede inoltre la realizzazione di seminari di formazione rivolti a tecnici, studenti e periti con il coordinamento del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente, l'Assessorato Regionale Agricoltura e la preziosa collaborazione dell'Istituto Tecnico Agrario di Scicli. 

 
 
 

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Giuseppe Savà
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