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Zone bianche del Prg. Responsabilità e trasparenza

N°3199 del 18/11/2020

Lungi dal voler fare sterile polemica con chicchessia, impegnati come siamo nell'affrontare l'emergenza in corso, un chiarimento però è doveroso. Quanti oggi gridano allo scandalo sulla questione delle cosiddette "zone bianche", dovrebbero  ricostruire, con onestà intellettuale e morale, le vere responsabilità politiche della mancata pianificazione del territorio, riconducibili in parte proprio a qualcuno di loro. Parlano le carte, le delibere di consiglio comunale.I vincoli preordinati all'esproprio che interessano alcune aree del nostro territorio sono decaduti nell'anno 2007. Tale decadenza avrebbe dovuto indurre le amministrazioni che si sono succedute negli anni a regolamentare dal punto di vista urbanistico tali aree, in modo da impedire speculazioni edilizie e consumo di suolo, garantendo la salvaguardia del paesaggio.
A fronte dell'inerzia di quelle amministrazioni, qualcuna delle quali sostenuta da chi oggi parla senza consapevolezza o fors'anche solo strumentalmente, bisogna aspettare l'anno 2019 perché una amministrazione comunale - l'attuale - dicesse NO alle nuove richieste di riclassificazione urbanistica pervenute sin dal 2017 (anno di insediamento dell'attuale amministrazione).
L'attuale amministrazione comunale sconta oggi oltre un decennio di altrui inadempienze, che hanno permesso tra l'altro, nell'anno 2014 (giunta Susino), di approvare in via definitiva ben quattro riclassificazioni urbanistiche, fra cui una consistente area a Donnalucata, in via Arezzo, lottizzazione oggi in corso di costruzione.
E' di tutta evidenza che chi oggi rivolge accuse all'attuale governo della città, usando anche toni aspri e scandalizzati, è egli stesso responsabile di scelte assunte in quegli anni.  La città intera paga quelle scelte e i ritardi determinati da precedenti assetti amministrativi.  L'attuale amministrazione comunale, dal canto suo invece, sta portando avanti con serietà la pianificazione del territorio, sulla base di direttive espresse dal Consiglio comunale e confermate dagli indirizzi dei cittadini durante le giornate di ascolto dedicate al Prg e che si basano su: consumo di suolo zero, rigenerazione urbana e sociale, inclusività dei servizi, mobilità e produttività sostenibile. Temi assolutamente opposti alla speculazione.
Per tali ragioni l'attuale amministrazione comunale, considerato l'avvio dell'iter di pianificazione, nonostante le difficoltà legate alla pandemia in corso, investirà quanto prima il Consiglio comunale     - organo sovrano in materia -  della questione relativa a tutte le "zone bianche", il cui iter è in corso. Prossimo step dell'iter di revisione del Piano sarà invece la condivisione pubblica delle risultanze delle giornate di ascolto, che costituiranno l'alveo entro cui si muoverà la nuova Variante al Prg. 

 
 
 

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