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Ricordato l'eccidio dei carabinieri Garofalo e Fava

N°1861 del 18/01/2016

La
tromba ha intonato il silenzio, in segno di preghiera e raccoglimento.

Ventidue
anni sono trascorsi dalla morte, per mano della 'Ndragheta, dei carabinieri
Vincenzo Garofalo e Antonino Fava.

Prestavano
servizio a Palmi, in Calabria, quando sono stati trucidati da un commando che
si oppose al loro alt.

Stamani
una mesta e partecipata cerimonia commemorativa si è tenuta in piazza Garofalo,
alla presenza dei vertici militari della provincia: il colonnello Sigismondo
Fragassi. il comandante Edoardo Cetola (il padre di questi era un alto graduato
in servizio a Palmi il giorno dell'eccidio), insieme al commissario
straordinario del Comune di Scicli, Gaetano D'Erba.

C'erano
il padre, il fratello e la sorella di Vincenzo, il carabiniere donnalucatese
ucciso, c'erano gli studenti dell'istituto Vittorini di Donnalucata.

Don
Nello Garofalo ha ricordato il sacrificio dei due militari, il commissario
D'Erba ha sottolineato il ruolo di grande esposizione anche personale di
quanti, in vari ruoli, rappresentano lo Stato, mentre il colonnello Fragassi ha
rivolto il grazie di tutti per l'alto valore di testimonianza del sacrificio
reso dai due militi.

Molte
concittadini, che conoscevano personalmente Vincenzo Garofalo, hanno voluto
partecipare alla cerimonia. Segno che il ricordo e il dolore per quel che
accadde il 18 gennaio di tanti anni fa è ancora vivo. 

 
 
 

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