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Serrato confronto sul futuro del Busacca col manager Gilotta

n°267 del 07/04/2010

 Una no stop di cinque ore ha visto impegnato ieri pomeriggio il manager dell'Asp di Ragusa, Ettore Gilotta, in un confronto prima con infermieri, medici, personale sanitario del Busacca, in un incontro tenutosi in ospedale, poi con il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali in un secondo appuntamento, tenutosi in Municipio.
L'arrivo di Gilotta a Scicli era stato comunicato nella tarda mattinata. Nessuna ufficialità. Il manager, secondo quanto si era appreso, voleva rassicurare i dipendenti circa un presunto, e assolutamente non veritiero, disimpegno dell'Azienda rispetto al mantenimento in vita del presidio di Scicli.
Alle 16,30, al primo piano degli uffici amministrativi, in un corridoio prospiciente la direzione sanitaria, ha inizio il confronto alla presenza del sindaco Venticinque e dell'on. Orazio Ragusa (questi sarà affiancato in un secondo momento dall'on. Riccardo Minardo).
Il sindaco Venticinque chiede se si debba verbalizzare, Gilotta risponde di no: l'incontro è informale. Venticinque si rifiuta di partecipare nella veste di sindaco e decide di assistere tra il pubblico, da comune cittadino, in segno di protesta per i modi e i tempi di organizzazione dell'incontro, in una sede di fortuna, un corridoio.
Gilotta: "Voglio sfatare le cose che si leggono sui giornali, voglio rassicurarvi circa il fatto che l'ospedale sarà rifunzionalizzato avendo attenzione alla sua funzione storica. La Regione sta investendo parecchi soldi per mettere a norma la struttura, stiamo adeguando e trasferendo i padiglioni: continua la dialisi, continua la riabilitazione. Il 20 aprile si celebra l'apertura delle buste della Tac, e del mantenimento di questo impegno ringrazio, senza piaggeria, il qui presente on. Orazio Ragusa.
Per chi non lo sapesse, io ho tomba di famiglia a Ispica. E in questa terra verrò a morire. Non sono un manager che viene, taglia e scappa via. Sono un vostro conterraneo, e come tale ragiono.
Ammetto di aver commesso un errore: non aver pubblicato i dati della produttività dei reparti degli ospedali della Provincia.
Ma voglio chiarire un punto: il decreto che assegna i posti letto in provincia è un decreto dinamico, laddove servirà potenziare i quattro posti letto più quattro indistinti di medicina e chirurgia potremo aumentarli!
Circa la Tac, io ho l'obbligo, posto come obiettivo dall'assessore regionale Russo, di avviarla entro il 30 giugno. Non si scappa.
La nostra proposta è di trasformare il Busacca in un Pta, alla luce della consapevolezza che l'85% delle richieste di prestazione sanitaria sono dei codici bianchi. Noi oggi dobbiamo alleggerire gli ospedali".
Dal pubblico dei sanitari presenti: "Perchè avete chiuso l'ortopedia? Era un reparto che aveva fatto la storia del Busacca e della sanità in provincia".
Gilotta chiama a sé il dottore Elio Padua, presente all'incontro: "Non accetto distrazioni di pazienti verso Modica, il dottore Elio Padua non potrà più farlo. Ortopedia a Scicli e a Modica è un unico reparto".
Il dottor Toro, del Pronto Soccorso di Scicli: "Ma Elio Padua non potrà lavorare a Scicli in condizioni disastrate, senza cardiologia!"
Dal pubblico si leva una critica. L'Asp sta tagliuzzando il Busacca, lo sta facendo morire per asfissia. Non potranno più essere ricoverati pazienti acuti.
Ancora dal pubblico: "Non esiste un responsabile di Ortopedia a Scicli!"
Franco Susino, del reparto di medicina: "In passato avevamo un cardiologo, assunto a Scicli, che faceva sia l'interno che l'esterno, e sin quando c'è stato il cardiologo, che con grande abnegazione ha fatto il proprio lavoro ben oltre l'orario di servizio, eravamo tutti più garantiti".
Gilotta: "Susino ha ragione. Di questo problema mi farò carico. Inoltre, sarà nominato un responsabile di Ortopedia".
L'on. Orazio Ragusa: "Facciamo al contrario, ripristiniamo la tradizione, facendo diventare Scicli perno dell'ortopedia, in ossequio alla storia. Sono contro l'idea di un Pta. Non possiamo trasformare l'ospedale in tanti ambulatori in cui i medici di famiglia ricevono pazienti che non sono i propri.
A Scicli servono il Pronto Soccorso, l'Ortopedia, c'è l'Endoscopia, che ha fatto scuola. Al Busacca c'è amore per il malato. E' questo ciò che voglio farvi capire".
L'on. Riccardo Minardo: "Scicli e Modica devono ragionare nell'ottica di un unico ospedale, il pronto soccorso qui va mantenuto".
Bartolo Donzella, delle Acli: "Abbiate il coraggio di dire che l'ospedale è chiuso".
Gilotta: "I problemi seri li abbiamo a Ragusa, dove i sanitari non hanno ancora capito di essere ospedale del territorio! Oggi il professore Russo, da Vittoria è venuto a Scicli, la sanità è provinciale, non municipalistica".
Dal pubblico: che garanzie ci darà di un cardiologo?
Gilotta: "Forniremo un presidio di cardiologia al Busacca". Probabilmente con un ordine di servizio.
Alle 19, il manager Gilotta, accompagnato dal direttore sanitario Pasquale Granata, si è recato in Municipio, dove ad attenderlo, stavolta in un incontro ufficiale, erano il sindaco, gli assessori comunali, il presidente del consiglio Rivillito (che ha consegnato l'ordine del giorno del 29 marzo scorso al Manager) e diversi consiglieri comunali.
Il manager ha sostenuto la necessità di rinunciare allo status quo per puntare a qualcosa di diverso, e in prospettiva, a qualcosa di più: il Busacca diventerebbe un Pta (Presidio Territoriale di assistenza), il pronto soccorso un Pte.
Nel lungo periodo è intenzione dell'azienda creare una piscina per la riabilitazione dei pressi dei locali della farmacia, e dare in project financing la costruzione di un albergo al servizio di un Centro di Poli Riabilitazione.
L'on. Orazio Ragusa si è detto contrario a questa ipotesi avveniristica.
Infine, il sindaco Giovanni Venticinque ha posto il problema della allocazione della Guardia Medica in via Tagliamento, della necessità di prevedere anche a Scicli un ambulatorio per le sterilizzazioni dei randagi, della maggiore illuminazione all'interno delle mura dell'ospedale, che di notte resta quasi al buio.


Al termine di cinque ore di incontro echeggia la frase di una infermiera anziana, peraltro non di Scicli, rivolta al manager: "Dottore Gilotta, si ricordi che noi abbiamo amato e amiamo questo ospedale".

 
 
 

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